La bellezza dell’apocalisse: Chernobyl 28 anni dopo il disastro
Si, lo so, sono ripetitiva, ma su alcuni temi non riesco a non soffermarmi.
Ad aprile ho pubblicato questo post sul disastro di Chernobyl raccontato attraverso le drammatiche immagini di Igor Kostin, il primo reporter a raggiungere la centrale nucleare immediatamente dopo l’incidente.
DailyBest ha dedicato in questi giorni un articolo al corto “Beautiful Ghost” realizzato dal videomaker Christiaan Welzel e sua moglie Ksenija all’interno della Exclusion Zone di Chernobyl.
L’intento di Welzel con questo breve video è porre enfasi sulla quiete irreale che regna in questo luogo abbandonato, dove la natura lentamente riprende indisturbata i propri spazi, e sulla “bellezza dell’apocalisse”.
Non so se Weizel sia riuscito nel suo intento. Personalmente ciò che mi colpisce è l’assoluto silenzio interrotto solo da lievi rumori “naturali”, l’ostilità di un ambiente in cui persino l’acqua, elemento vitale per ogni essere vivente, è qui il nemico peggiore assolutamente da evitare. La desolazione e la decadenza di quello che una volta era un centro brulicante di vite di cui oggi non restano che misere rovine arrugginite. Le infinite maschere antigas abbandonate a terra rimandano la mia memoria a tante, troppe immagini di cadaveri ammassati di vittime innocenti di genocidi e guerre. E la percezione di un senso di tragedia che permea ogni immagine diventa ansiosa consapevolezza che quanto accaduto possa ripetersi ancora. Fukushima docet.
Un video che vale comunque la pena vedere.